ROBERTO CARBONI
IL GIALLO DI
VILLA NEBBIA
♥♥♥♥♥
Descrizione :
Piero Bianchi non è ben visto nel paese in cui vive. Sua moglie si è suicidata e lui ha fatto a lungo abuso d’alcol, i compaesani lo considerano un assassino. E così, quando viene a sapere che in un luogo chiamato Villa Nebbia cercano un custode, si presenta per avere il lavoro. A riceverlo è un avvocato, Emidio, ex marito dell’anziana proprietaria della villa, uscita dopo anni dal manicomio. Di lei si occupa la giovane Mariasole: le due donne sono le uniche abitanti di Villa Nebbia. Piero non desidera altro che un po’ di tranquillità e quella residenza spettrale, costantemente avvolta dalla foschia, sembra proprio fare al caso suo. Una volta stabilitosi lì, però, la nebbia non smette di tormentarlo. E in quella nebbia ha sempre l’impressione che qualcuno lo osservi: sente strani ticchettii sui vetri e, soprattutto, comincia ad avere l’impressione che a Villa Nebbia ci sia un’altra presenza, oltre a Mariasole e Ilde… Possibile che si stia solo lasciando suggestionare dalle voci inquietanti che si rincorrono su quel luogo?
MIA RECENSIONE :
Vi avviso fin da subito, vi
terrà incollati alle pagine fino alla fine.
Il fatto che sia particolare, che ad ogni pagina ci sia un colpo di scena, che i capitoli siano corti, vi invoglierà ad andare avanti, solo un altro capitolo, poi ancora uno, e vi troverete alla fine del libro, come è successo a me.
Piero Bianchi è vedovo da
poco, e nella cittadina dove abita tutti lo pensano il colpevole di questa
situazione.
Il suo passato da alcolista
non gli facilita certo la vita, ed ora che la moglie è scomparsa per tutti la
colpa sua.
Per questo cerca di cambiare aria, e gli giunge notizia che a Villa Nebbia cercano un custode.
Villa Nebbia, così chiamata perché sul monte Civetta c'è sempre nebbia, di quelle che non ti fanno vedere ad un palmo dal naso.
Piero capisce fin da subito che c'è qualcosa di strano in quella villa, che sta definitivamente cadendo al suolo, dove la casa all'interno è lasciata alla sfacelo più totale, dove ci sono stanze chiuse a chiave e dove la cantina è tirata talmente a lustro che sembra abitata.
Eppure le uniche abitanti
della casa dovrebbero essere Mariasole ed Ilde.
Mariasole è una ragazza
fragile ed impaurita con evidenti momenti di assenza e tante paranoie, come
chiudere la porta di casa a tre mandate anche solo se si allontana per un
attimo. Abita li per accudire l'anziana zia Ilde, malata e costretta a letto.
Almeno questo è quello che si
sa, perché Mariasole non mente ma nemmeno da spiegazioni, ed Ilde è tutto
tranne che un'inferma costretta a letto.
Eppure la presenza di qualcun'altro intorno alla casa è sempre presente, i compaesani pensano siano gli spiriti, e quella casa di tragedie ne ha viste molte, ma gli spiriti non lasciano impronte e tanto meno fanno sparire le cose, non tirano brutti scherzi e ... non uccidono ....
Perché da quando Piero è arrivato a Villa Nebbia non fa altro che vedere o sentire di omicidi tremendi, e tutti quanti sono collegati alle donne della Villa.
La nonna di Piero, da strega quale era, ha sempre detto che lui sapeva prevedere la morte, ed è vero. Ma quando quella che prevede è la sua di morte, allora è il momento di capire che cosa sta succedendo in quella villa, perché una cosa è certa, le due donne non solo da sole in casa.
Un giallo davvero ben scritto, con un'ottima dose di suspance e colpi di scena. I personaggi , soprattutto quelli delle donne della casa, sono calcati all'inverosimile ma restano comunque immaginabili, mentre il personaggio del protagonista è semplice e comune, come potrebbe essere chiunque di noi, in modo da fare immedesimare chiunque in questa storia.
L'ho apprezzata davvero tanto, con una narrazione veloce ma non frenetica, con ambientazioni dettagliate e la nebbia sempre presente, facile da riconoscere per chi come me abita nella zona padana.
Ben scritto, ben narrato, ben strutturato. Il giallo per eccellenza che fino all'ultimo capitolo non ti fa capire chi si cela dietro tutti i delitti.
Come sempre auguro a tutti
voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione
librosa.
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