martedì 4 giugno 2013

# Bacheca Pelosa # Soccorso agli animali feriti [OIPA]

Soccorso di animali feriti: un dovere morale ma anche un adempimento di legge




Da qualche tempo stiamo assistendo a comunicazioni televisive e a mezzo stampa sull'omissione di soccorso degli animali feriti. 
Analizziamo quindi cosa prevede la legge in materia cercando id dare qualche consiglio prativo per comprendere come precedere se ci troviamo coinvolti o assistiamo ad un indicente stradale con danno ad animali.

Con la Legge n. 120/10 "Disposizioni in materia di sicurezza stradale", è stata introdotta un'importante disposizione a tutela dei diritti degli animali .
L'Art. 1 89, comma 9 bis, del Codice della Strada prevede la violazione che possiamo definire amichevolmente "omissione di soccorso" di animali feriti, in occasione di un sinistro stradale.
" L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o pretetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno" .
Chiunque non ottempera a tali obblighi è punito con al sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559 . Inoltre "le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso". In tal caso, la violazione comporta una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311 .
Sanzione pecuniaria più elevata per colui che ha cagionato l'incidente ma obbligo di soccorso da parte di Tutti colore che rimangono coinvolti.

Notiamo, inoltre, che la tutela riguardante non è limitata agli animali d'affezione e sussiste l'obbligo di soccorso a prescindere che l'animale sia o meno di proprietà privata. La violazione comporta quindi un illecito amministrativo, ma non la violazione di legge penale e, pertanto, non risulta possibile considerare "reato" l'omissione di soccorso di animali feriti, anche se la giurisprudenza pare essere dalla nostra parte.

Il caso si riferisce alla citazione a giudizio di una donna per il delitto di maltrattamento di animali perché la stessa, dopo avere investito accidentalmente un gatto, senza necessità e giustificazione alcuna, ometteva di prestare all'animale le dovute cure, impedendo anche ad altre due persone di accedere all'interno del cortile dove si era verificato il sinistro e di poter portare l'animale ferito dal veterinario, cagionandone così la morte che sopravveniva dopo due giorni di agonia.

Successivamente il GIP del Tribunale di Busto Arsizio dichiarava di non dover procedere in quanto le lesioni riportate dal gatto non furono conseguenza di sevizie e il comportamento omissivo tenuto dall'imputata non integrava il reato di maltrattamento; insomma, per il giudice nessun reato in mancanza di un'azione dolosa.

Ma il Procuratore Generale non si è fermato e ha effettuato ricorso avverso la sentenza.
La Corte di Cassazione, Sessione III, con sentenza n. 29543/11 ha evidenziato che il fatto non appare integrare l'ipotesi di delitto di maltrattamento di animali ma, si legge nella sentenza, "sussiste però l'evento di morte dell'animale previsto dall'art. 544 bis c.p. (...)".
La condotta tenuta dalla donna, ovvero l'aver impedito ad altre persone di soccorrere l'animale e di non essersi fermata per le opportune cure del povere gatto, può qualificarsi come un comportamento omissivo con ha cagionato la morte dell'animale. Sulla base delle osservazioni della Corte, gli atti sono stati quindi rimessi al Pubblico Ministero per potere dimostrare il comportamento illegittimo della donna.

La modifica al Codice della Strada ha previsto anche la possibilità dell'uso di sirena e lampeggiante per le ambulanze e i mezzi di soccorso per il recupero degli animali o di vigilanza zoofila, nell'espletamento dei servizi di urgenza. Un apposito Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - n. 217 del 9/10/2012- ha disposto un Regolamento di attuazione, definendo le condizioni per le quali il trasporto di un animale può essere considerato in stato di necessità, anche se effettuato da privati, e la documentazione da esibire dopo l'eventuale controllo da parte delle autorità di polizia stradale.

Ma come comportarsi se ci troviamo coinvolti in un sinistro stradale con animali feriti?
La prima cosa da fare è contattare le forze di polizia, segnalando dove ci troviamo e chiedere un tempestivo intervento per il soccorso dell'animale.

Il dipartimento veterinario dell' ASL territorialmente competente può infatti intervenire per il soccorso dell'animale.
Nel caso in cui non sia possibile ottenere aiuto dal personale specializzato, possiamo recarci con l'animale presso la clinica veterinaria più vicina.
Inoltre, se siamo testimoni di omissione di soccorso di un animale ferito, cerchiamo di raccogliere tutte le prove  del caso, al fine di segnalare il trasgressore alle autorità competenti, affinché sia sanzionato con multe salate !


Nota della Blogger:
 
Questo articolo è stato interamente preso dalla rivista specialista Oipa Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
Ho scelto di riportarvelo per dargli maggiore visibilità, a voi che non seguite le testate specializzate ma, con somma soddisfazione, seguite il mio canale.

Se l'articolo vi ha colpito, interessato, se ha suscitato in voi qualche emozione, vi invito a scoprire
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