martedì 23 aprile 2013

# Bacheca Pelosa # La continua battaglia OIPA





Il 19 Marzo 2013 i principali media italiani hanno diffuso la notizia dell'arresto di narcotrafficanti sudamericani che trasportavano cocaina da Colombia a Messico fino alla nostra penisola e smerciavano in molti comuni italiani attraverso un network di gang.

Fin qui nulla di strano, purtroppo il narcotraffico è una realtà.   

La novità sta nel nuovo metodo di trasporto ideato dai trafficanti: gli ovuli di droga erano infatti nascosti nelle viscere di cani di grossa taglia come San Bernardo, Danesi, Dogo di Bordeaux, Mastino Napoletano.
I cani venivano operati chirurgicamente per inserire ovuli e, dopo essere arrivati in Italia, uccisi e squartati per recuperare la cocaina.

Esseri viventi come "contenitori", una delle ultime frontiere dello sfruttamento spinto al limite dell'essere umano su tutto ciò che lo circonda, poco importa che si tratti di minerali, vegetali o esseri senzienti.

Davanti a tanta indifferenza verso la vita altrui si resta atterriti e la prima sensazione è quella di trovarsi su un treno che corre sempre più veloce verso un baratro di malvagità e distruzione senza ritorno.

E' molto difficile reagire al senso di impotenza che attanaglia quando ci si guarda intorno e si nota che molte battaglie a tutela dei diritti animali iniziate molti anni fa, sono tutt'ora in atto perché lontane dal giungere a un esito positivo.

Al tempo stesso però è difficile non sorridere guardano quanto si sono infoltite le schiere di chi non abbassa la testa di fronte al dolore che viene inflitto ogni giorno nei laboratori di vivisezione, nelle zone di caccia, sotto i tendoni dei circhi, dietro le sbarre degli zoom, negli allevamenti, nei macelli, ma anche, purtroppo, tra le mura domestiche.

Le iniziative per contrastare lo sfruttamento animale, in ogni sua forma, si moltiplicano, così come i volti di chi ha deciso di fare la differenza e di non stare passivamente a guadare.

Il "benessere animale" è un concetto che inizia a essere considerato e, in alcuni casi, compare anche nei punti dei programmi dei partiti politici.

La sensibilità al riguardo sta cambiando e questo avviene anche grazie all'instancabile lavoro delle associazioni e volontari.

Instancabile è un aggettivo che, giustamente, contraddistingue chi lotta per i diritti dei più deboli, di tutti gli esseri viventi che non sono rappresentati in una società che spesso non è a misura d'uomo, figuriamoci di animale.

Non possiamo stancarci perché ci troviamo quotidianamente a un bivio e dobbiamo continuare ad avere il coraggio di scegliere la strada dell'azione.


Nota della Blogger :

Questo articolo è stato interamente preso dall'Editoriale OIPA a cura di Alessandra Ferrari.
Ho scelto di riportarvelo per dargli maggiore visibilità, a voi che non seguite le testate specializzate ma, con somma soddisfazione, seguite il mio canale.

La redattrice si riferisce ovviamente alla lotta per lo sfruttamento animale, ma se guardiamo poco oltre le righe scritte, si può tranquillamente applicare lo stesso discorso anche al genere umano, troppo spesso le fasce più deboli sono vittime di sofferenza, bambini, donne, e colpevole la crisi anche tanti uomini che hanno perso tutto ma non la dignità.
Per questo, per tutti loro, sia pelosi che bipedi, non bisogna abbassare la testa, tutti loro devono essere protetti, questo non è, e non deve , essere la quotidianità e le normali notizie che apprendiamo.


Se l'articolo vi ha colpito, interessato, se ha suscitato in voi qualche emozione, vi invito a scoprire
l' Organizzazione OIPA Italia Onlus  e le loro battaglie www.oipa.org/italia

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